Corso di Religione
sources: ALETEIA.org
TARABELLA APRE LE PORTE ALL'ABORTO
Un passaggio del documento promosso dal parlamentare
socialista recita testualmente: «Il Parlamento
europeo insiste sul fatto che le donne debbano
avere il controllo dei loro diritti sessuali e riproduttivi, segnatamente
attraverso un accesso agevole alla contraccezione e all’aborto;
sostiene pertanto le misure e le azioni volte a migliorare
l’accesso delle donne ai servizi di salute
sessuale e riproduttiva e a meglio informarle sui loro diritti e
sui servizi disponibili; invita gli Stati membri e la Commissione
a porre in atto misure e azioni per sensibilizzare gli uomini sulle
loro responsabilità in materia sessuale e riproduttiva».
GIA' BOCCIATA LA RISOLUZIONE ESTRELA
La risoluzione, ha provato a giustificarsi
Tarabella, «non è a favore o contro l’aborto.
Si tratta di uguaglianza e di diritto di
decidere, che è un diritto fondamentale». Il documento si spinge comunque
un po’ più in là rispetto a quello già bocciato dal Parlamento nel dicembre
del 2013 e presentato dall’eurodeputata socialista portoghese Edite
Estrela (Il Post, 8 marzo).
La risoluzione Estrela sulla “salute e i
diritti sessuali e riproduttivi” prevedeva
un’educazione sessuale per bambine e bambini,
la prevenzione di gravidanze indesiderate con accesso equo alla contraccezione
e il diritto «all’aborto sicuro e legale» in Europa. Quindi non tanto
il diritto ad abortire, ma quello a non morire di aborto.
L'OSTRUZIONISMO DECISIVO
Quella risoluzione è stata bocciata anche
grazie all’astensione dei deputati del Partito
Democratico Silvia Costa (rieletta), David
Sassoli (rieletto), Patrizia Toia (rieletta), Franco Frigo, Mario Pirillo,
Vittorio Prodi e all’assenza di alcuni altri. Le cose però
potrebbero andare diversamente questa volta
poiché diversi europarlamentari democratici sembrano intenzionati a
sostenere Tarabella.
LA LAIGA "TRASFORMA" LA LEGGE 194
La Laiga (Libera associazione italiana ginecologi
per l’applicazione della 194/78), ha scritto
una lettera in cui ricorda al segretario del PD e Presidente del Consiglio
Matteo Renzi «che la 194 è l’unica
legge sull’aborto al mondo che porti la firma
esclusivamente di politici cattolici» chiedendogli
anche di «ricordare» ai deputati del suo partito che gli «sono vicini per provenienza
politica» la loro storia e «la storia di questo Paese perché non si ripeta la
pagina inquietante della risoluzione Estrela»
(Repubblica,
4 marzo).
LA CAMPAGNA ANTI-ABORTISTA
Sul fronte antiabortista, c’è la
Federazione delle Associazioni Familiari
Cattoliche (FAFCE) che si è attivata nei giorni scorsi raccogliendo
circa 50mila firme e dichiarando la propria opposizione al testo.
«Le donne chiedono aiuti, non aborti», rincara la Comunità Papa Giovanni
XXIII, che invita i Parlamentari Europei a non approvare
la risoluzione Tarabella e a promuovere
aiuti concreti a sostegno della gravidanza
AIUTI ALLE GRAVIDANZE, ABORTO GIA' TUTELATO
«Per abortire la strada è spianata – dichiara
il responsabile generale dell'associazione
Giovanni Ramonda – l’iter è semplice (normalmente
basta un colloquio con un ginecologo), veloce (l’84,5% degli aborti
avviene entro 3 settimane dalla certificazione), e completamente gratuito.
Viceversa se la donna continua la gravidanza, nella maggior
parte dei casi non ha diritto ad aiuti se
non a limitate elemosine, non ha una rete di servizi adeguata e subisce
di frequente pressioni da un ambiente familiare e sociale ostile
alla gravidanza».
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